Nuova riunione della Struttura Commissariale con la Regione, Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, Università, Protezione Civile, Mit e infrastrutture

8 gennaio 2024

Bologna – Un evento eccezionale che porta con sé la necessità di ricorrere a un nuovo paradigma e a modelli di pianificazione e programmazione diversi. Questo il presupposto alla base della redazione dei Piani speciali che dovranno essere implementati con immediatezza laddove l’incremento dei fenomeni di dissesto idrogeologico creano maggiori rischi per comunità e territorio. E l’obiettivo che si prefigge di raggiungere nel primo semestre 2024 il Commissario straordinario, Francesco Paolo Figliuolo, ha due tappe significative: il 31 marzo e il 30 giugno 2024. 

La Struttura di supporto al Commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo ha riunito a Bologna, per la seconda volta, il gruppo di lavoro che avrà, in particolare, il compito di definire, sulla base dei risultati delle attività tecnico-scientifiche avviate a seguito dell’evento alluvionale di maggio 2023 e delle ordinanze commissariali già emanate, un piano speciale di grandi opere fondamentali e necessarie, in chiave di prevenzione e contrasto ai fenomeni di dissesto idrogeologico, con priorità per le situazioni che costituiscono pericolo per i centri abitati: dalla protezione del territorio al variegato patrimonio pubblico esposto (infrastrutture stradali e ambientali, edifici pubblici e beni culturali e archivistici). 

Presenti all’incontro esperti della Struttura Commissariale, della Regione Emilia-Romagna, dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, di Università e Protezione Civile, oltre ai rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dei gruppi concessionari delle infrastrutture viarie e ferroviarie di interesse nazionale  

A supporto del Gruppo di lavoro, è già attivo un nucleo operativo coordinato dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, composto da Regione Emilia-Romagna, Agenzia regionale per la sicurezza territoriale, Protezione Civile, ANBI e le Università, con il compito di sviluppare tutte le valutazioni tecniche necessarie.  

Considerate le tematiche specifiche e il conseguente carattere multidisciplinare e interistituzionale che questo tipo di attività richiede, il Gruppo di lavoro si avvarrà del supporto del Comando Carabinieri Forestali della Regione Emilia-Romagna e dell’Ispettorato per la Ricerca e la Protezione ambientale, contribuendo a definire le migliori strategie in tema di gestione di fauna e flora ripariali.  

Entro il 31 marzo 2024 il Piano speciale (che conterrà tutti i piani previsti dalla norma) sarà presentato in sede di Cabina di Coordinamento per la ricostruzione e una volta acquisita l’intesa della Regione, sarà approvato, dal Commissario Straordinario Francesco Paolo Figliuolo, per essere poi ulteriormente ampliato e completato, entro il 30 giugno 2024. I documenti non presenteranno solo le grandi opere ma forniranno anche le linee di indirizzo metodologiche per la loro realizzazione, per la gestione di flora e fauna ripariali, delle intersezioni dei corsi d’acqua con le reti viarie e ferroviarie, raccogliendo tutte le proposte necessarie, anche in chiave normativa, alla loro più efficace implementazione. 

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