Catania, sul monte Etna esercitazione per la ricerca di persona scomparsa

12 giugno 2021

Provincia di Catania, monte Etna, versante nord-est. In uno scenario particolarmente impervio ed aspro, quello dei monti Sartorius, formati da centinaia di coni di sabbie, ghiaie e scorie vulcaniche, spesso di dimensioni imponenti allineati lungo le fratture eruttive, si è svolta oggi l'esercitazione, operativa e per posti di comando, “Sartorius 2021”, organizzata dal commissario straordinario per le Persone Scomparse e coordinata dalla prefettura di Catania, finalizzata a testare il piano d'intervento, conoscenze del territorio e adeguatezza delle risorse in caso di ricerche di persone scomparse.

La simulazione, riguardante la scomparsa di una persona adulta residente nel comune di Sant'Alfio (Ct), alle pendici del vulcano, ha consentito di verificare le procedure previste nel “Piano speditivo per la ricerca di persone scomparse”, recentemente approvato dalla prefettura.

Le attività di ricerca hanno visto il coinvolgimento, a diversi livelli, del comune di Sant’Alfio, della questura, dei comandi provinciali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza, dei Vigili del fuoco, della sezione della polizia Stradale, del Corpo forestale, del SUES 118, del dipartimento regionale della protezione civile, della direzione dell'azienda Sanitaria provinciale, del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (CNSAS) e dell'associazione Psicologici per i Popoli.

Le varie fasi dell'esercitazione hanno visto il succedersi di diverse operazioni quali l'attivazione presso la prefettura della cabina di regia...

...e la programmazione delle attività nella zona di ricerca

l’istituzione presso il "rifugio Citelli" del Posto di Comando Avanzato (PCA), sotto il coordinamento del rappresentate dei Vigili del Fuoco - quale direttore tecnico dei soccorsi - a cui hanno preso parte i delegati del SUES 118, delle Forze dell’ordine e del CNSAS.

I Vigili del fuoco, in particolare, avvalendosi della topografia applicata al soccorso, hanno stabilito le zone di ricerca

affidandole alle squadre ed hanno gestito la comunicazione in emergenza attraverso un sistema satellitare in grado di garantire trasmissione e condivisione dei dati in tempo reale.

Nelle ricerche è stato utilizzato anche l'IMSI/IMEI CATCHER, un sistema altamente tecnologico di cui era dotata l’unità aerea messa a disposizione dalla Guardia di finanza.

Il Sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, presente all’esercitazione insieme al commissario straordinario per le Persone Scomparse, Silvana Riccio, ha sottolineato come l'esercitazione «rappresenti un chiaro esempio di come l’Italia sappia dare prova di coesione e reagire, grazie al lavoro di squadra, alle emergenze dando il meglio di sè. La pandemia ha messo in luce le capacità di tenuta del sistema grazie alla compattezza e sinergia tra Istituzioni, Prefetti, Sindaci, Forze di polizia e questo ha valore anche ai fini della ripresa».

«Peraltro, l’utilizzo di modelli operativi avanzati nelle ricerche e la istituzione, già da tempo, di una figura quale quella del Commissario Straordinario del Governo, unica nello scenario europeo - ha aggiunto Molteni -, collocano l’Italia ancora una volta in una posizione di avanguardia».

Il prefetto di Catania, Carmela Librizzi, nel ringraziare il sottosegretario e il Commissario per avere scelto Catania quale prima sede ove svolgere questo tipo di esercitazione, ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto da tutte le componenti, riconoscendo il particolare ruolo dei Vigili del Fuoco nella gestione anche di questa emergenza.

Foto di: Davide Sgambellone

sicurezza , esercitazione , ricerca
Torna all'inizio del contenuto