Il presepe subacqueo del Circolo Ilva
Sta consolidandosi la tradizione subacquea del Circolo Ilva di Bagnoli di calare e ancorare sul fondale del mare il nucleo centrale del presepe.
Anche quest’anno, si è avviata il giorno 21 dicembre questa cerimonia che ha visto completarne il primo tratto nel trasporto dalla palestra di lotta greco-romana, adibita ad assemblea della Messa prenatalizia, al pontile del canottaggio del glorioso sodalizio sportivo di Coroglio. Nei prossimi giorni e consentendolo le condizioni meteo-marine, con l’aiuto dei sommozzatori dei diversi corpi militari, si provvederà a collocare la Sacra Famiglia sotto le acque del mare di Baia. L’anno scorso il luogo prescelto per l’immersione fu Porto Pavone a Nisida.
(Don Raffaele Russo, parroco di Bagnoli, guida la processione per recare al pontile del Circolo Ilva la Natività trasportata sul carrello dal Subcommissario Dino Falconio e dal Presidente del Circolo Giovanni Capasso, per essere poi immersa nei fondali del mare di Baia.)
Il gesto è di una potenza che supera l’immaginazione degli stessi organizzatori. Al di là dell’intuitivo percorso coscienziale nell’intimo dell’Io che evoca la discesa nelle profondità marine, si impone una riflessione sull’incontro fra l’abisso acquatico e la Natività. La Scienza insegna che le prime forme di vita umana nacquero dal mare e poi transitarono sulla terraferma. D’altronde, Omero chiama la divinitá Oceano “l’origine degli Dei e l’origine di tutti” raccogliendo il sedimento di una memoria ancestrale. La cristiana icona del Bambin Gesù fra la Madonna e San Giuseppe è, a sua volta, l’origine della religione fondata dal Nazareno sul comandamento dell’Amore.
(La Sacra Famiglia giunge sul molo del Circolo Ilva. Alle spalle del Subcommissario Dino Falconio, il Presidente del Circolo Giovanni Capasso e il past president Guglielmo Santoro)
Il presepe subacqueo, perciò, ha un senso universale, indipendente dalla fede religiosa: riportare a coincidenza la Vita e l’Amore nella loro dimensione più originale. Questo è il messaggio che deve fare luce sul nostro cammino, a cominciare dalle primissime ore del nuovo anno che presto si schiuderà.