Protocollo di Intesa nella Regione Liguria

11 luglio 2024

L'11 luglio, il Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, Prefetto Maria Luisa Pellizzari, collegata in videoconferenza, unitamente ai Prefetti di Genova, Imperia, La Spezia, Massa-Carrara e Savona, ha sottoscritto nella Sala degli Specchi del Palazzo del Governo di Genova, con il Procuratore Generale e i Procuratori della Repubblica del Distretto della Corte d’Appello di Genova, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Genova, l'Assessore alla Sanità della Regione Liguria, i rappresentanti del Comune Capoluogo, dell'Istituto di Medicina Legale dell'Università di Genova, del Policlinico San Martino e dell'ANCI Liguria, un Protocollo d'intesa con lo scopo di adottare e condividere modalità specifiche per l'identificazione dei cadaveri senza nome.

Il protocollo, così come altri accordi omologhi attualmente in fase di sperimentazione in Lombardia, Lazio e Puglia, include ora anche la Liguria come quarta Regione impegnata su tale fronte. L'obiettivo condiviso è quello di semplificare e accelerare le procedure di autorizzazione per il confronto del DNA tra i c.d. corpi “senza nome” e quello dei familiari delle persone scomparse.

Le nuove metodologie implementate sono volte a favorire l’identificazione di salme e resti umani attraverso riscontri autoptici, al fine di definire cause ed epoca del decesso, così da rendere possibile la compilazione di una scheda post mortem per la comparazione di profili genetici con i dati biologici delle persone scomparse.

La procedura in oggetto avrà inoltre la funzione di promuovere lo scambio di informazioni tra tutte le amministrazioni coinvolte e le Forze di Polizia, nell’ottica di un allineamento informativo che renda più efficace il riconoscimento di cadaveri senza, fino a quel momento, identità. Inoltre, si prospetta un incremento ulteriore dell’operatività della Banca Dati nazionale del DNA, funzionale per altro a una definizione della sua importanza anche agli occhi dell’opinione pubblica e degli operatori dei settori coinvolti.

c.n.i. , protocolli
Torna all'inizio del contenuto