Valutazione dei tassi di decontaminazione di mitili

Lo scorso 7 giugno 2024 è stata riattivata l’attività prevista nell’Accordo di collaborazione per la “Valutazione dei tassi di decontaminazione in lotti di mitili trasferiti dal Primo Seno del Mar Piccolo al Mar Grande”, promossa dal Prefetto Martino e poi sospesa per alcune incomprensioni, tra partner.
La progettualità in parola coinvolge ARPA Puglia - Centro Regionale Mare, il Consiglio Nazionale delle Ricerche – IRSA, ASL di Taranto, Comune di Taranto, Capitaneria di Porto di Taranto e Guardia Costiera.
L’attività in oggetto punta ad avviare una sperimentazione che possa portare ad una auspicata revisione dell’Ordinanza Regionale n. 1989/2011, volta a mitigarne l’impatto produttivo ed economico che incide sul comparto della mitilicoltura tarantina (la citata Ordinanza prevede il trasferimento dei mitili – nella loro fase di iniziale accrescimento - dal primo al secondo seno entro e non oltre il 28 febbraio di ogni anno, al fine di prevenire l’accertato bioaccumulo di contaminanti organici nelle fasi successive di crescita dei molluschi). 
Tale attività sperimentale, che prevede lo spostamento dei mitili nel Mar Grande allo scopo di verificarne gli eventuali tassi di decontaminazione in accordo ai periodi stagionali e alle taglie degli individui, è di grande interesse della categoria dei mitilicoltori, delle associazioni di mitilicoltori e dei sindacati di categoria, in quanto consente una più efficiente gestione dei mitili allevati, agevolando non solo il completamento della loro crescita sino alla taglia commerciale, ma anche l'acquisizione di elementi utili alla definizione del quadro ambientale per le zone interessate dalla presenza di impianti per la mitilicoltura (considerando per esempio l’aspetto legato al sempre più rilevante incremento delle temperature nei mesi estivi, e dunque per finalità di early warning).
La forte moria di mitili avvenuta nell’estate 2024, dovuta in via prioritaria al progressivo aumento delle temperature, ha determinato anche la quasi totale moria del seme: condizione che ha determinato una dilazione nell’avvio delle attività sperimentale iniziata, a cura di ARPA Puglia a metà del mese di novembre 2024.

In data 16 giugno 2025 si è verificato un furto di reste di mitili compromettendo gli importanti esiti della sperimentazione in corso ed arrecando un ulteriore danno per la mitilicoltura tarantina. Questo atto vandalico, di portata significativa, ha compromesso seriamente gli esiti di un'indagine cruciale, richiesta dagli operatori del settore per valutare e potenzialmente dilazionare nel tempo lo spostamento dei mitili dal Primo al Secondo Seno del Mar Piccolo.