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XXXII Relazione - Anno 2024

È online la XXXII Relazione annuale del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse

È disponibile la XXXII Relazione annuale elaborata dall’Ufficio del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse nella quale vengono esaminati i dati relativi all’intero anno 2024, con un aggiornamento al primo quadrimestre del 2025.

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Il documento fornisce e analizza numerosi dati, tra cui quelli relativi alle denunce e ai ritrovamenti registrati lo scorso anno nel nostro Paese, operando un confronto con il 2023 per approfondire l’andamento del fenomeno e individuare gli interventi finalizzati a rendere ancora più efficaci le azioni da mettere in campo.

In particolare dal report emerge come il 2024 sia stato caratterizzato da una positiva inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti. Per la prima volta dal 2021 si registra una significativa diminuzione delle denunce di scomparsa, accompagnata da un aumento rilevante dei ritrovamenti.

Lo scorso anno sono state presentate complessivamente 24.705 denunce di scomparsa, in calo del 5,7% rispetto al 2023. Le persone ritrovate sono state 14.628, dato che, rispetto al 2023, fa segnare un +4% se rapportato alle persone scomparse nel corso dello stesso 2024 e un +13,7% considerando tutti i ritrovamenti, indipendentemente dalla data della scomparsa. 10.077 risultano i casi ancora attivi al 31 dicembre. 

Dalla relazione emerge inoltre come in questo ambito sia ancora rilevante l’incidenza dei cittadini stranieri, la cui scomparsa nel 2024 ha riguardato il 58,6% delle denunce, con una percentuale ancora più alta tra i minorenni, che rappresentano il 72,7% dei casi tra gli under 18.

Il miglioramento dei dati delle denunce e dei ritrovamenti è riconducibile, secondo l’analisi sviluppata dall’Ufficio del Commissario, a diversi fattori tra i quali: il rafforzamento - anche in termini di formazione del personale impiegato - delle tecniche di ricerca, l’efficacia delle campagne di sensibilizzazione, e l’attenzione crescente verso le fasce più vulnerabili, minori, anziani, persone con disabilità cognitive. A ciò si aggiungono i benefici derivanti e ulteriormente attesi dai processi di digitalizzazione in corso e dalla diffusione dei protocolli regionali per l’identificazione delle persone decedute senza identità.

In tale ambito viene anche evidenziato l’importanza di tre Protocolli nazionali sottoscritti con Istituzioni chiave per la tutela dei soggetti fragili: intese che confermano l’impegno dell’Ufficio del Commissario a considerare il fenomeno delle scomparse una priorità sociale, che richiede una risposta collettiva, coordinata e costante.

La relazione pone in evidenza anche l’impegno e il ruolo garantito nelle diverse fasi da prefetture e Forze dell’ordine e sottolinea il dialogo costante realizzato con le associazioni del Terzo settore, attraverso strumenti come la Consulta nazionale e i Tavoli tematici.