Il Commissario
Il Commissario straordinario
Ing. Fabrizio Curcio. Nato a Roma nel 1966, laureato in ingegneria all’Università di Roma “La Sapienza” con un successivo Master in Sicurezza e Protezione, Curcio inizia la sua carriera nel Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco prima di approdare in Presidenza del Consiglio dei ministri dove svolge, tra gli altri, il ruolo di Capo del Dipartimento della Protezione civile dal 2015 al 2017 e dal 2021 al 2024 e di Capo del Dipartimento Casa Italia dal 2019 al 2021. Da novembre 2024 è Capo del Dipartimento dell’Amministrazione generale, del personale e dei servizi del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ha tre figli. CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO – Entrato nel 1994 per concorso, nel 1997, mentre è al Comando Provinciale di Venezia con la qualifica di Ispettore antincendi, viene nominato responsabile della sezione operativa della colonna mobile dei Vigili del Fuoco del Veneto per il terremoto in Umbria e Marche. In occasione del Giubileo del 2000 è coordinatore dei Vigili del Fuoco impegnati nell’organizzazione e nella realizzazione delle misure di sicurezza dell’evento. Nel 2002, nell’ambito del vertice tra la NATO e la Federazione Russa tenutosi a Pratica di Mare, è responsabile del contingente dei Vigili del Fuoco. PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – Nel 2007 si trasferisce al Dipartimento della Protezione civile come Responsabile della segreteria particolare del Capo del Dipartimento. Nel 2008, passa alla guida dell’Ufficio Gestione delle emergenze dove resta fino al 2015, gestendo numerose emergenze nazionali, dalle alluvioni di Messina, di Liguria e Toscana al terremoto del 6 aprile 2009 a L’Aquila, dal sisma che colpì Emilia Romagna, Lombardia e Veneto nel 2012, fino al naufragio della nave Costa Concordia. Il 3 aprile 2015, è nominato per la prima volta Capo del Dipartimento della Protezione civile. In questo nuovo ruolo si occupa, tra l’altro, della gestione dell’emergenza causata dai terremoti che hanno colpito le regioni del centro Italia nel 2016 e nel 2017. Terminato l’incarico in protezione civile, nel 2018 Curcio è indicato quale coordinatore della Cabina di regia in attuazione del “Protocollo d’intesa per un’azione urgente nella Terra dei fuochi” e nel 2020 quale rappresentante del Presidente del Consiglio dei ministri nell’unità di coordinamento creata in seguito alla firma del protocollo d’intesa per dare attuazione al “Piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria”. Il 5 ottobre 2019 è nominato Capo del Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei ministri dove, tra l’altro, si occupa del coordinamento delle diverse ricostruzioni post terremoto all’epoca in corso. Il 26 febbraio 2021, Curcio torna al Dipartimento della Protezione civile sempre come Capo Dipartimento. In questo ruolo, a febbraio 2022 è nominato Commissario delegato per la gestione dell’emergenza causata dall’arrivo straordinario di profughi dall’Ucraina in seguito al conflitto esploso. Contemporaneamente, è impegnato nel coordinamento degli interventi del sistema di protezione civile in numerose emergenze, tra le quali le alluvioni che hanno colpito le Marche e l’Isola di Ischia nel 2022, e quelle che nel 2023 hanno coinvolto Emilia-Romagna, Marche e Toscana. MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZA – Da novembre 2024, Fabrizio Curcio guida il Dipartimento dell’Amministrazione generale, del personale e dei servizi del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il 9 gennaio 2025 ha ricevuto l'incarico di Commissario straordinario di Governo alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione verificatasi in Emilia-Romagna, Toscana e Marche.
L'organizzazione della struttura a supporto del commissario
Il Commissario Straordinario è l’organo di vertice e direzione della struttura, della quale determina gli indirizzi e coordina l’attività.
Le funzioni del commissario straordinario
Il Commissario Straordinario alla ricostruzione opera in stretto raccordo con il Capo del Dipartimento della Protezione civile e con il Capo del Dipartimento casa Italia della Presidenza del Consiglio dei ministri, al fine di coordinare le attività disciplinate dal provvedimento di legge con gli interventi di rispettiva competenza.