Giubileo:a Piazza Pia 'portico Caligola', ma tunnel va avanti

4 luglio 2024

Giubileo:a Piazza Pia'portico Caligola',ma tunnel va avanti Anas, 'no ritardi a lavori'. Soprintendenza, sposteremo reperti

Dopo la fullonica, la lavanderia dell'antica Roma, il sottosuolo di Piazza Pia tra Castel Sant'Angelo e il Vaticano adesso rivela un'altra scoperta di grande valore archeologico: gli operai e i tecnici hanno portato alla luce alcune strutture dell'età Giulio-Claudia e il 'portico di Caligola', proprio lì dove secondo gli storici antichi l'imperatore ricevette una delegazione degli ebrei di Alessandria d'Egitto, vittime dell'intolleranza religiosa.

Ma i cantieri dell'Anas, che sta realizzando a tempo di record un sottovia per le auto, non subiranno ritardi e il tunnel sarà pronto per il Giubileo: in tempo per l'apertura della Porta Santa una grande piazza unirà il Castello a via della Conciliazione e le macchine passeranno sottoterra. I nuovi reperti, come del resto la fullonica stessa, saranno ricollocati nei dintorni.

E' stato proprio durante i lavori di rimozione della fullonica - sotto di essa, in realtà - che sono stati ritrovati i reperti. "Una struttura - li descrive il ministero della Cultura - costituita da un muro in opera quadrata di travertino, di terrazzamento della riva del fiume, dietro al quale fu realizzato un portico colonnato, di cui restano le sole fondazioni, e un'ampia superficie aperta sistemata a giardino". Si riconoscono tre fasi, tra l'età di Augusto e l'età di Nerone.

Di Caligola c'è persino la 'firma': un'iscrizione timbrata su una fistula (un tubo di piombo che portava l'acqua) dove si indicava il nome del proprietario del giardino, 'Cesare Augusto Germanico', come appunto si chiamava ufficialmente il figlio di Agrippina. Scoperte che, ancora una volta, lasciano a bocca aperta per la ricchezza della storia che giace sotto il suolo della Capitale. E che però non interromperanno i lavori per il Giubileo.

Anche durante la delocalizzazione della fullonica, approvata qualche giorno fa, "Anas non si è mai fermata - spiega l'ingegner Marco Moladori, responsabile della struttura territoriale del Lazio - e ha continuato le lavorazioni sull'altro lato dell'imbocco del sottovia" in sinergia con la Soprintendenza. Che a sua volta ha già spostato la fullonica e ora, già nei prossimi giorni, sposterà anche i nuovi ritrovamenti: il permesso c'è già, perché il via libera alla delocalizzazione della 'lavanderia' portava con sè l'ok anche per ciò che si sarebbe trovato sotto di essa.

Il cantiere del tunnel, intanto, cammina ancora in avanti e ha già morso uno dei cosiddetti 'triangolini', cioè le due porzioni di terreno ancora inesplorate di Piazza Pia. Anche nel caso in cui esse rivelassero altri ritrovamenti archeologici, anche questi saranno inclusi - assicuravano le autorità meno di un mese fa - nel progetto di futura musealizzazione dell'area del Castello, tra i giardini e le aree circostanti. Una zona che c'è già chi immagina come una sorta di nuovo vero museo archeologico a cielo aperto: un'attrazione in più per i romani e per i turisti della Città Eterna.

Fonte: Agenzia ANSA 

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