La nuova porta di Roma, piazza di Termini riapre più bella. Finito primo lotto per Giubileo, lavori conclusi per l'estate

La nuova 'porta' della città si apre chiara e ampia ai piedi dell'onda di cemento armato della pensilina della stazione, una sequenza di fascioni paralleli, pavimentati a travertino, basaltina scura e materiali drenanti, su cui spiccano le pensiline ovali e bianche dei nuovi capolinea dell'autobus.

Per il Giubileo il piazzale della Stazione Termini di Roma - piazza dei Cinquecento - si presenta alla città nuova di zecca.

"Uno spazio - afferma il sindaco e commissario all'Anno Santo Roberto Gualtieri - che dopo anni di degrado acquista una qualità architettonica adeguata alla Capitale e alla sua storia". Si tratta per il momento solo del primo lotto, spiega ancora il sindaco, pari all'85% del complesso: le aree di accesso alla stazione, il nuovo terminal bus, lo spazio per i taxi. Le funzioni cioè più importanti per accogliere i milioni di pellegrini che nella Capitale arriveranno su ferro. In buona parte del lato sinistro della piazza ancora fervono i lavori, ma già da stanotte gli autobus potranno prendere possesso dei loro nuovi stalli e si potrà procedere rapidamente al completamento dell'opera, previsto per quest'estate. Non c'è nessun ritardo, secondo Gualtieri ma anzi, sottolinea, siamo in anticipo perché quanto è stato inaugurato oggi è "più del previsto: l'intervento, da dpcm, era diviso in due lotti e il secondo doveva essere realizzato nel 2026. Invece, con 540 giorni di lavoro e sei ditte su tre turni, il secondo lotto sarà pronto per l'estate del 2025". Non che siano mancati gli intoppi: l'approvvigionamento della pregiata basaltina di Bagnoregio, ma anche ritrovamenti del sottosuolo: è emersa la Dogana dell'800, ma, aggiunge Gualtieri, "la Soprintendenza sta collaborando". In quell'area sorgerà l'arboreto, che darà frescura a una piazza che, almeno nel lato inaugurato oggi, non sembra molto ombreggiata. "Qui - risponde però il sindaco - non si poteva fare di più perché qua sotto passa la metro e non c'era spazio per le radici. Comunque potranno essere realizzate delle velature".

All'inaugurazione, oltre al sindaco, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, presidente della Cabina di Regia sul Giubileo, l'ad e dg del Gruppo Fs Stefano Donnarumma e Aldo Isi, ad di Anas che ha eseguito i lavori.

Assente - e non è passato inosservato - il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, nonostante la data di oggi fosse stata fissata contemperando, faticosamente, le agende di tutte le autorità. "Il Mit - il diplomatico commento di Mantovano - in tutte le sue articolazioni ha dato e sta dando un contributo decisivo alla realizzazione delle opere giubilari e il Governo, seppure impropriamente, è rappresentato da me". Meglio parlare delle opere: "L'auspicio - aggiunge - è che non si facciano soltanto per i Giubilei, altrimenti dovremmo chiedere al Santo Padre di proclamarne uno l'anno".

"Il recupero di un'area come questa è veramente preziosissimo - afferma soddisfatto Donnarumma - L'accoglienza dei passeggeri e dei pellegrini è un aspetto fondamentale". Venendo agli aspetti tecnici, il cantiere di piazza dei Cinquecento fa parte della riqualificazione completa di tutta la zona, dalla stazione fino all'area del Planetario adiacente a piazza della Repubblica. L'intervento di Termini, in particolare, ha visto riqualificare ben 80 mila metri quadrati di superficie, con la posa di 30 mila metri quadrati di marmi e pietre, 20 mila di sanpietrini, 10 mila di cemento architettonico, 10 mila di nuove aree di giardini e aiuole e 6 mila di stese di asfalto.

I lavori hanno previsto la riorganizzazione del verde e la rimozione dei chioschi; è stato ridisegnato il terminal bus, che ora misura 12mila metri quadri ed è stato realizzato un nuovo molo taxi da 8 mila in sanpietrini. Attivato inoltre un nuovo sistema di piste ciclabili e un'area pedonale di 5mila metri quadrati in marmo. L'effetto finale, sottolinea Gualtieri, è che ora uscendo da Termini si coglie l'aspetto storico e monumentale caratteristico della città, con le Terme di Diocleziano, le Mura Serviane, il Museo Nazionale Romano, insomma "un luogo che quando si arriva si capisce di essere a Roma". E anche più sicuro di prima: "Qui non è una 'zona rossa' - ci tiene a ribadire - ma un 'presidio rafforzato'. Poi ci sono gli interventi volti a dare alle persone alloggio, cibo e condizioni decorose". Per quello ci sono le tensostrutture, due già in funzione, "e grazie alla collaborazione con la Chiesa speriamo di riuscire ad avere ulteriori posti".

 

Fonte: Agenzia ANSA