Roma: Papa in Campidoglio, Giubileo migliori servizi e avvicini periferie

10 giugno 2024

Per la seconda volta in cinque anni Papa Francesco ha fatto visita in Campidoglio. Nel 2019 ad accoglierlo c'era Virginia Raggi, stavolta ad attenderlo c'è Roberto Gualtieri, visibilmente emozionato.

Salutato con gli squilli di tromba dei fedeli di Vitorchiano, il Pontefice è entrato nel Tabularium, dove ha ammirato i resti della Roma antica. Poi, prima di entrare in aula Giulio Cesare, il Pontefice e il sindaco hanno avuto un colloquio privato.

Al termine, il Papa ha firmato il 'Libro d’Oro del Comune di Roma', lasciando una dedica e un passo tratto dall'Eneide: "Et sublato patre montem petivi: con questa decisione è nata Roma, nata da lontano, nata in cammino. A Roma, al signor Sindaco, ai suoi lavoratori, la mia gratitudine. Il vostro Vescovo Francesco".

Tema di fondo dell'incontro di oggi è stato il Giubileo, ormai prossimo. Un evento che "non può non coinvolgere anche la città sotto il profilo delle attenzioni e delle opere necessarie ad accogliere i tanti pellegrini che la visiteranno", ha sottolineato Bergoglio. "Roma è unica", ha ribadito. "Perciò anche il prossimo Giubileo potrà avere una ricaduta positiva sul volto stesso della città, migliorandone il decoro e rendendo più efficienti i servizi pubblici, non solamente nel centro ma favorendo l’avvicinamento tra centro e periferie. E questo è molto importante perché la città cresce e questo rapporto diventa ogni giorno più importante. E per questo a me piace andare a visitare le parrocchie di periferia, perché sentano che il Vescovo è loro vicino. Perché è molto facile essere vicino al centro – io sono al centro – ma andare a visitare le periferie è la presenza del Vescovo, lì".

È "impensabile", ha sottolineato Papa Francesco, "che tutto questo possa svolgersi ordinatamente e nella sicurezza senza l’attiva e generosa collaborazione delle Autorità del Comune capitolino e quelle nazionali. Ringrazio vivamente a questo proposito le Autorità comunali per l’impegno profuso nel preparare Roma ad accogliere i pellegrini del prossimo Giubileo, e il Governo italiano per la sua piena disponibilità a collaborare con le Autorità ecclesiastiche per la buona riuscita del Giubileo, confermando la volontà di amichevole collaborazione che caratterizza i reciproci rapporti tra Italia e Santa Sede. Che sono rapporti umani: tante volte la meschinità può portarci a pensare che i rapporti sono dei soldi: no, questo è secondario. Sono i rapporti umani tra le autorità".

Roma è la città "dallo spirito universale", ha ribadito Bergoglio. Questo spirito "vuole essere al servizio della carità, al servizio dell’accoglienza e dell’ospitalità. Pellegrini, turisti, migranti, quanti si trovano in gravi difficoltà. I più poveri, le persone sole, quelle malate, i carcerati, gli esclusi siano i più veritieri testimoni di questo spirito. Per questo ho deciso di aprire una porta santa in un carcere", ha annunciato ricevendo in cambio un caloroso applauso. "Possano testimoniare che l’autorità è pienamente tale quando si pone al servizio di tutti, quando usa il suo legittimo potere per venire incontro alle esigenze della cittadinanza e, in modo particolare, dei più deboli, degli ultimi. Questo non vale solo per voi politici, è anche per i preti, per i vescovi: la vicinanza".

Al termine della visita Papa Francesco ha ringraziato "per questa accoglienza così calda. Arrivederci al Giubileo, ci vediamo tutti lì". Poi si è affacciato insieme a Gualtieri dalla Loggia di Palazzo Senatorio per salutare i cittadini e i lavoratori delle municipalizzate della Capitale. "Di fronte a questo magistero straordinario di Papa Francesco siamo in una fase nuova dei rapporti fra Roma e la Santa Sede. Una fase di abbraccio, di collaborazione sul fare di Roma una città più solidale, migliore, di essere coerenti con questa missione universale della Capitale", il commento di Gualtieri a margine della visita. 

Fonte: Agenzia LaPresse

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